"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

sabato 8 marzo 2025

8 marzo 2025. Dambulla, tra caldo e traffico

 Dopo una notte insonne, per me, ci si alza alle 7.00. Motivi: puzza di umidità in camera e caldo soffocante lenito leggermente da un ventilatore puntato addosso.  Ci portano la colazione, che da alcune recensioni doveva essere spettacolare: è un pasto per 6 persone composto da fagottini, polpette,  riso bollito nel latte, “ pancakes" cingalesi e altro. Il 90% salato e piccante.
Da bere soltanto tè, che dovrebbe essere il famoso e buono tè del cylon e che non è altro che un normalissimo tè in bustina.  Passiamo l'intera mattinata in giro, ci riaviciniamo al tempio del Budda d'oro (in restauro) e assistiamo a una riunione di preghiera buddista dopodichè si va al “centro” che dista due km dall'alloggio. Prendiamo un tuk tuk per l'equivalente di 60 centesimi di euro. È una cittadina tipica del sudest asiatico ma, a differenza di quelle tailandesi, cambogiane, vietnamita e vià dicendo non sembra a votata al turismo. Non ci sono le amate bancarelle di street food se non qualche tuk tuk che vende pan brioche al suono incessante di “per Elisa” di Beethoven (si si, proprio Beethoven) .
Assillante! le persone sono abbastanza gentili ma spesso ti chiedono dove vai, da dove vieni “fillu de chini sesi”.  Insomma diversamente discreti. Gli approcci sembrano fatti per parlare ma poi si lanciano a proporre consigli e accompagnamenti ai tour, soprattutto i conducenti dei tuk tuk, tutto per denaro. Ci fermiamo a comprare qualcosa da mangiare e troviamo un locale dove servono alcolici e quindi BIRRAAA!! Si perché anche qui, nonostante non siano musulmani, non vendono birra in nessun negozio /minimarket. Altra cosa strana è che non è facile trovare un bagnoschiuma. Saponi, shampoo, balsamo, detersivi, e tante cose ma non il bagnoschiuma.
Fatevi una domanda e datevi una risposta. È stato difficile ma poi l'abbiamo trovato. La città è caotica, dovuta sopratutto alla presenza del mercato. Il mercato di Dambulla è molto più di un semplice mercato; è una via vai di camion e mezzi di ogni tipo che caricano e scaricano prodotti agricoli. E' aperto 24 ore su 24 dando la possibilità agli agricoltori di poter lavorare i campi di giorno e vendere i prodotti la notte. E' la nuova economia di questa città. Il successo del DDEC (così si chiama il mercato) e il coinvolgimento diretto degli agricoltori impattando positivamente sulle comunità locali.
Quando i visitatori e la gente del posto interagiscono con la caoticita' del mercato, diventano parte di un casino totale. Di pomeriggio stiamo nel patio dell'alloggio e tra caffè e web trascorriamo la  serata, un pochino noiosa. A cena ci spostiamo con un tuk tuk e ci facciamo accompagnare al “ centro”. Oggi pizza Hut. È una catena di pizzerie che offre in tutto il mondo menù di pizza e bibita a prezzi economici. La pizza non è male. Siccome non hanno le birre portiamo via la pizza e andiamo a sederci nel locale di questo pomeriggio, dove servono alcolici. Incontriamo un francese, un marsigliese backpacker che ci dà alcuni suggerimenti sulle prossime tappe. È simpatico e quando andiamo via chiede di usare un nostro bicchiere…. mi sa che non seguiremo i suoi consigli 😅


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