"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

venerdì 28 marzo 2025

28 marzo 2025. Trasferimento: Galle - Colombo

Sveglia e rito del caffè in balcone. Certo, siamo un pò stanchi dello Sri Lanka ma una lacrimuccia ci viene al pensiero di lasciare questo posto sul mare, e, soprattutto, QUESTO CALDO STREPITOSO! 

Già, non ci piace affatto tornare al fresco del maestrale della nostra primavera, ma c'è di peggio no?? A parte tutto, oggi si va verso la capitale: Colombo. Dista 132 km e ci sono diverse opzioni per raggiungerla. Noi andremo in treno, treno express che parte in diversi orari della giornata. Scegliamo quello a noi più consono, ore 10.50. Per arrivare alla stazione di Galle, da dove partiremo in treno per Colombo, prendiamo il bus. Oggi lo stesso tragitto fatto ieri ci costa di più. Allora, ieri per andare a Galle abbiamo speso 50 rupie a testa. Al rientro l'assistente ci ha chiesto 70 rupie. Oggi ci chiedono 100 a testa.

Praticamente fanno i prezzi come meglio credono. Con i turisti sono veramente delle merde. Scusando l'eufemismo, non posso definirli altrimenti, è l'aggettivo più consono al loro comportamento. È un popolo composto dal 10% di persone carine davvero, le altre sono veramente esecrabili. Approfittano sempre della buona fede dei turisti e la fregatura te la rifilano sempre. Per noi si tratta di pochi soldi ma è il gesto, il principio che conta. Essere onesti, corretti, accoglienti, sinceri, sorridenti (di cuore) e gentili, prescinde dall'avere o meno denaro, agiatezza o comunque uno status economico/sociale peggiore o migliore di chi hai di fronte. Non c'entra niente se 50 rupie sono centesimi di euro, non c'entra niente se siamo dollari che camminano per questa "povera" gente.
Sicuramente loro non sono dignitosi, la loro condizione è frutto del loro modo di essere, lascivo, pigro e incoerente. E poi, basta con il detto che questa è la terra del sorriso!! non è vero che sono gentili incondizionatamente. La loro gentilezza è opportunistica. Ecco, purtroppo questo è quello che in un mese abbiamo capito. Lasciamo le digressioni ad eventuali futuri incontri, in cui poter raccontare i motivi che ci hanno portato a tali considerazioni, continuiamo con il trasferimento per Colombo. Arrivati ​​a Galle, facciamo il biglietto, costo 500 rupie a testa (1,50 euro) e aspettiamo il treno. Questo di Galle dovrebbe essere il capolinea e ci aspettiamo un treno che porti i passeggeri qui, li scarichi e poi ricarichi noi e tutti coloro che sono qua in attesa dello spostamento per Colombo.
Ma neanche per sogno! Il treno, sgangherato, arriva già pieno ma il punto è che le persone non scendono. Non abbiamo capito perché fosse già pieno e da dove provenisse. Constatiamo, aime', che non ci siano posti a sedere. Quindi, compri i biglietti (in seconda classe) per darti il ​​passaggio che in tre ore e mezza ti porterà a Colombo. Sul come non importa a nessuno. Noi, come tanti altri, in piedi. Proprio così. Staremo in piedi, stipati come sardine, con i bagagli e tantissima gente addosso; non solo. Il treno continuerà a fermarsi in almeno altre quattro stazioni e caricare e ammassare altre persone, turisti e non. Treno con finestrini e porte aperte, ventilatori fatiscenti sulla volta e tanto caldo. È stato uno dei trasferimenti peggiori mai fatti. Non è neppure divertente perché davvero c'è gente che stava davvero male e che stoicamente grondava di sudore senza fiatare. Gigi poi, con il ginocchio sfortunato, si è fatto tutte le ore così, i piedi. Alla faccia del paese turistico! Arrivati ​​alle 13.30, scesi da questo inferno,  stiamo seduti sulle panchine di questa stazione caotica per circa 20 minuti…in raccoglimento, così come altri compagni di viaggio. Ok, ci riprendiamo. Sorso d'acqua e via. L'hotel dista 900 metri. Andiamo a piedi. È molto carino. Pulito e confortevole. Gentilissimi tutti (vorranno qualcosa??) , ci accolgono e facciamo il check in. Posati i bagagli, l'attrazione della doccia è forte, ma lo stomaco rimbomba tra pancia e cervello. Usciamo nuovamente a cercare qualcosa da mangiare. Poco più di 200 metri e ci infiliamo in un locale self service. Scegli ciò che ti piace, paghi e mangi. Benissimo! Si chiama "Colombo Food Court". Con 500 rupie a testa ( 1.50 cent) ci siamo fatti un piattone di un sacco di buone pietanze: riso, verdure cucinate da Dio, pollo, pesce e/o uova. Insomma, la giusta consolazione. Pancia piena, stanchezza pure, filiamo in albergo. Doccia e riposino ristoratore. 

Ripresi dallo shock, si va in giro. Andiamo verso il porto ma ci fermiamo prima. Entriamo in un centro commerciale, un centro commerciale di lusso, dove per entrare devi mostrare e far registrare il passaporto. È duty free ma i prezzi ci sembrano davvero alti. Ci stufiamo quasi subito, non ci piace. Finiamo di nuovo vicino all'hotel dove, per caso, ci infiliamo in una stradina in cui intravediamo un pò di gente. È un quadrilatero interno ad una delle vie di passaggio, in cui stanno diversi locali di ristorazione. E che facciamo, ce ne priviamo? Mai. Un gruppo di ragazzi sta iniziando a suonare in un palco all'aperto. Non abbiamo fame ma una birra fresca ci fa “zighi zighi”. Finiamo la serata con poco meno di un litro di birra a testa e tante patatine, mentre ascoltiamo la musica, ci guardiamo intorno e godiamo di noi. 


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