"quando avremo ottanta anni, avremo probabilmente imparato tutto dalla vita .
Il problema sarà ricordarlo"

mercoledì 5 marzo 2025

5 marzo 2025. Anuradhapura, Mihintale tour

 Ci alziamo tardi, sono le 8.30 ma eravamo già svegli dalle 7.00. Scendiamo a fare colazione perché il nostro alloggio è al primo piano. La colazione non è inclusa nel prezzo ma non abbiamo nessuna voglia di andare in giro a cercarla visto che non sappiamo neppure cosa c'è fuori da qui. L'alloggio appartiene a un albergo di qualche camera in una bella struttura a circa un km dalla.strada che porta al centro.

Siamo in una zona verde, un po scomoda per le distanze dalla rotta principale ma meravigliosa e confortevole. La colazione è ottima e abbondante. Finalmente ritroviamo la frutta. Finito, usciamo un pochino a vedere cosa c'è qua intorno. Ci sono diversi laghi ma andiamo in quello più vicino. Molta pace e rilassatezza, colori splendidi e cielo terso. Dietro preziosi e utili suggerimenti di Mr Asuni, abbiamo organizzato la visita a Mihintale nel primo pomeriggio affinché possiamo stare fino al tramonto lì, visto che il sito è un'attrazione che si dice venga apprezzata anche per il tramonto. Ci consiglia il tuk tuk e così faremo. Viene prenderci il ragazzo che ieri notte ci ha portati qui. Per 4500 rupie ci accompagnerà e ci farà da guida. 

Prima tappa un ficus sacro, lo chimano Pianta Madre. Senza parole. Non si può descrivere. È un enorme albero con estensioni di rami e radici che si aggrovigliano e si aggrappano al tronco e non si capisce se partano dalla terra o dal cielo. È stupendo. Seconda tappa un lago chiamato Kalundiya Pokuna, in cui i monaci trovavano conforto spirituale, pace e serenità tra i suoni e colori della foresta intorno, nonché un sito archeologico in cui si trova uno dei primi esempi di civiltà idraulica singalese. Ora si va a Mihintale. È uno dei siti più importanti del buddismo srilankese. È un picco di montagna a circa 13 km da Anurādhapura.
Si ritiene sia il luogo di un incontro tra il monaco buddista Mahinda e il re Devanampiyatissa che ha inaugurato la presenza del buddismo nello Sri Lanka. È un luogo di pellegrinaggio e il sito di numerosi monumenti religiosi e strutture abbandonate. L'area di Mihintale è circondata da una giungla e ci sono massi di roccia sparsi intorno all'area montuosa. Ci sono molte grotte che in precedenza erano usate dai monaci per la meditazione in un ambiente tranquillo lontano dalla città principale di Anuradhapura.

Molti monumenti rupestri si alternano agli stupa meravigliosamente bianchi. Si entra rigorosamente scalzi e si ammira ogni dettaglio. Dopo le prime scalinate troviamo uno stupa con dimensioni contenute in cui aIcuni monaci stanno celebrando i propri rituali. A sinistra, adagiato su una collina, spicca un gigantesco Budda bianco. Per accedervi si salgono scalini scavati sulla roccia, molto scivolosi. Dopo essere scesi, prestando la massima attenzione, ci dirigiamo sul secondo colle su cui si ergono due stupa bianchi giganteschi. Anche qui, fedeli e monaci
in preghiera sottolineano la sacralità del luogo. Assistiamo a qualche cerimonia offertuale molto singolare con tanto di accompagnamento di tamburi. Sono le 18 circa ed il sole comincia a calare. Accanto ai due stupa si trova una piccolo tempio che custodisce una bella statua del Budda sdraiato. Ci dirigiamo verso il sacro monolite di roccia posto di fronte agli stupa su cui salire non è facile e scendere ancora meno, vista la roccia scivolosa e ripida, da cui godremo di un tramonto spettacolare. Il tutto è durato tre ore. 

Rientrati in albergo ci attende una mega doccia con cena tipica srilankese che cucinano proprio qui. Possiamo dire che la cucina è deliziosa e la combinazione di spezie, tra cui il cardamomo, è ben calibrata. I sapori sono diversi da quelli ai quali eravamo abituati. Meno piccante e molto saporita. 


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